Carpooling: cos’è e perché conviene

Il Carpooling ha avuto un fortissimo impulso durante la famosa nube del vulcano islandese, che un paio di anni fa bloccò improvvisamente il traffico aereo in mezza Europa, lasciando a terra milioni di passeggeri che, per affari o per turismo, volevano viaggiare. La situazione generò un blocco aereo senza precedenti in tutto il Nord Europa tanto da spingere molte persone a utilizzare Internet per offrire o chiedere un passaggio in automobile (o in moto) ad altre persone dirette verso la stessa destinazione o nelle vicinanze. Il Carpooling è proprio questo ed ebbe, durante l’emergenza vulcano, una forte cassa di risonanza (visto anche che il traffico ferroviario era in difficoltà data la grande esigenza di mezzi per lo spostamento). Nacquero in quella occasione i primi siti di Carpooling attraverso i quali, dopo essersi registrati, si poteva cercare o offrire un posto su una 4 ruote con un duplice scopo: dividere le spese di viaggio e raggiungere una destinazione utilizzando l’unico mezzo di trasporto che in quel momento era affidabile e sul quale si poteva contare.

Finita l’emergenza vulcano, la tendenza è continuata visto che subito si è aggiunta quella relativa al prezzo della benzina, diventato quasi improponibile per molti cittadini. Così, soprattutto durante i fine settimana o i ponti di primavera, il sito carpooling.it è stato preso d’assalto soprattutto da italiani che puntavano a spostarsi entro i confini nazionali. Anche Facebook, Twitter e – in generale – tutti i social network sono stati degli ottimi veicoli per cercare (o trovare) un passaggio in auto per dividere le spese. Un altro sito che sta andando per la maggiore è roadsharing.com, specializzato nella condivisione delle spese per il noleggio di un’auto. Anche postoinauto.it ha rappresentato un punto di riferimento per centinaia di viaggiatori in cerca del risparmio.

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Il carpooling conviene?

Dal punto di vista ambientale non c’è dubbio, visto che 4 persone sulla stessa auto emettono meno CO2 rispetto a quanto accadrebbe se viaggiassero su 4 vetture diverse. È stato addirittura calcolato che in un solo mese, i passeggeri che in Italia hanno scelto di viaggiare in condivisione avrebbero potuto riempire 28 treni ad alta velocità o circa 200 aerei. È stato calcolato che i passaggi offerti nel giro di un paio d’anni (per calcolare solo l’Italia) hanno consentito un risparmio di emissioni di CO2 che sfiora le 500 tonnellate.

Dal punto di vista economico, la questione resta aperta, ma nella maggior parte dei casi ne ha beneficio anche il proprio portafoglio. Un esempio su tutti: per la tratta Roma-Milano, si paga 90 euro a bordo di un treno Frecciarossa e 120 euro in automobile. Ma se a bordo si è in 2 o ancor meglio in 3, il risparmio è garantito anche se il tempo impiegato è maggiore. Il servizio dei vari siti Internet è gratuito.

Ma Carpooling significa anche poter circolare anche in occasione dei blocchi alla circolazione dei mezzi più inquinanti in Lombardia e nella zona di Roma. In caso di blocco totale, invece, non è possibile utilizzare la macchina nemmeno viaggiando in gruppo.

Autostrade per l’Italia e il Carpolling

Dai primi mesi del 2010 anche Autostrade per l’Italia punta al Carpooling. Lo ha fatto inizialmente sull’autostrada Milano-laghi (quella che porta anche verso l’aeroporto di Malpensa), riservando una delle uscite della barriera di Milano nord alle automobili con a bordo almeno 4 persone e tagliando di due terzi il pedaggio: 50 centesimi di euro contro 1,50 euro. La fascia oraria in cui si può utilizzare il servizio è quella dell’ora di punta del mattino e del tardo pomeriggio dei giorni dal lunedì al venerdì.

L’esperienza del Carpooling, presente su molte autostrade americane da una ventina d’anni, ha finalmente catturato l’attenzione dei gestori della rete italiana, che l’hanno sperimentata su uno dei tratti più trafficati del paese e ad alto tasso di pendolarismo.

 

Sicurezza

Ma è sicuro accettare o offrire passaggi a sconosciuti? Posto che prima occorre registrarsi, la prudenza non è mai troppa: su questi siti, gli iscritti possono monitorare le attività di chi offre passaggi e consultare i commenti degli utenti dopo ogni viaggio.

In occasione di scioperi di treni o aerei o in casi forza maggiore, gli utenti sembrano scatenarsi di colpo.

“Qualcuno parte da Berlino e deve andare a Rimini? Va bene anche qualsiasi regione dell’Italia del nord, in modo che dopo possa proseguire in treno”. In certi casi, le risposte possono arrivare anche nel giro di pochi minuti e mettere sulla stessa auto persone diversissime tra loro, ma accomunate dalla stessa necessità. E si sa che, in caso di forza maggiore, la solidarietà aumenta.

I pericoli maggiori, in teoria, potrebbero arrivare per le donne, che in base ai dati rappresentano circa il 36% della domanda. Su alcuni siti, però, è presente il servizio viaggio rosa che consente di formare equipaggi solo femminili, riducendo così il timore di viaggiare con uno sconosciuto.

 

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